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Lauda Sion Salvatorem - Canto Gregoriano
Sequenza per la Festa del Corpus Domini composta da San Tommaso d'Aquino nel 1263  
 
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L'esecuzione è dei monaci benedettini di San Paolo (Brasile)  
 
 

Lauda Sion Salvatorem

 
Lauda Sion Salvatorem Loda Sion il Salvatore
Lauda Sion Salvatorem, Lauda ducem et pastorem, In hymnis et canticis. Loda o Sion il Salvatore, loda la Guida e il Pastore in inni e cantici.
Quantum potes, tantum aude: quia maior omni laude, nec laudáre súfficis. Quanto puoi tanto ardisci: perché (Egli è) superiore ad ogni lode, e (tu) non basti a lodarlo.
Laudis thema speciális, panis vivus et vitális hódie propónitur. Come tema di lode speciale, il Pane vivo e datore di vita viene oggi proposto
Quem in sacræ mensa cenæ, turbæ fratrum duodénæ datum non ambígitur. il quale, alla mensa della sacra cena, alla schiera dei dodici fratelli, non si dubita dato.
Sit laus plena, sit sonóra, sit iucúnda, sit decóra mentis iubilátio. La lode sia piena, sia risonante, sia lieto, sia appropriato il giubilo della mente.
Dies enim solémnis ágitur, in qua mensæ prima recólitur huius institútio. poiché si celebra il giorno solenne, nel quale di questa mensa si ricorda la prima istituzione.
In hac mensa novi Regis, novum Pascha novæ legis Phase vetus términat. In questa mensa del nuovo Re, la nuova Pasqua della nuova legge pone fine al vecchio tempo.
Vetustátem nóvitas, umbram fugat véritas, noctem lux elíminat. La novità (allontana) la vetustà, la verità allontana l'ombra, la luce elimina la notte.
Quod in cena Christus gessit, faciéndum hoc expréssit in sui memóriam. Ciò che Cristo fece durante la cena comandò da farsi in suo ricordo.
Docti sacris institútis, panem, vinum, in salútis consecrámus hóstiam. Ammaestrati coi sacri insegnamenti consacriamo il pane e il vino, ostia di salute.
Dogma datur Christiánis, quod in carnem transit panis, et vinum in sánguinem. Ai cristiani vien dato come dogma che il pane si cambia in carne, e il vino in sangue.
Quod non capis, quod non vides, animósa firmat fides, præter rerum órdinem. Ciò che non comprendi, ciò che non vedi, ardita assicura la fede, contro l’ordine delle cose.
Sub divérsis speciébus, signis tantum, et non rebus, latent res exímiæ. Sotto specie diverse, (che sono) solamente segni e non cose, si nascondono cose sublimi.
Caro cibus, sanguis potus: manet tamen Christus totus, sub utráque spécie. La carne (è) cibo, il sangue bevanda: eppure Cristo resta intero sotto ciascuna specie.
A suménte non concísus, non confráctus, non divísus: ínteger accípitur. Da colui che (lo) assume, non spezzato, non rotto, non diviso: (ma) intero è ricevuto.
Sumit unus, sumunt mille: quantum isti, tantum ille: nec sumptus consúmitur. (Lo) riceve uno, (lo) ricevono mille: quanto questi tanto quello; né ricevuto si consuma.
Sumunt boni, sumunt mali: sorte tamen inæquáli, vitæ vel intéritus. (Lo) ricevono i buoni, (lo) ricevono i malvagi, ma con ineguale sorte: di vita o di morte.
Mors est malis, vita bonis: vide paris sumptiónis quam sit dispar éxitus. È morte per i malvagi, vita per i buoni: vedi di pari assunzione quanto sia diverso l’effetto.
Fracto demum sacraménto, ne vacílles, sed memento, tantum esse sub fragménto, quantum toto tégitur. Spezzato finalmente il Sacramento, non tentennare, ma ricorda che tanto c’è sotto un frammento quanto si nasconde nell’intero.
Nulla rei fit scissúra: signi tantum fit fractúra: qua nec status nec statúra signáti minúitur. Nessuna scissura si fa della sostanza; si fa rottura solo del segno: per cui né lo stato né la dimensione del Segnato è sminuita.
Ecce panis Angelórum, factus cibus viatórum: vere panis fíliórum, non mitténdus cánibus. Ecco il pane degli angeli fatto cibo dei viandanti: vero pane dei figli da non gettare ai cani.
In figúris præsignátur, cum Isaac immolátur: agnus paschæ deputátur: datur manna pátribus. Nelle figure è preannunciato, con Isacco è immolato, quale Agnello pasquale è designato, è dato qual manna ai padri.
Bone Pastor, panis vere, Iesu, nostri miserére: tu nos pasce, nos tuére: tu nos bona fac vidére in terra vivéntium. Buon pastore, pane vero, o Gesù, abbi pietà di noi: Tu nutrici, proteggici, Tu fa' che noi vediamo le cose buone nella terra dei viventi.
Tu, qui cuncta scis et vales: qui nos pascis hic mortales: tuos ibi commensáles, coherédes et sodales fac sanctórum cívium. Amen. Allelúia. Tu, che tutto sai e puoi, che qui pasci noi mortali: facci lassù Tuoi commensali, coeredi e compagni dei santi cittadini. Amen. Alleluia.
 
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2021-06-06
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