Logo_LAMP_02
Lampada ai miei passi è la tua parola

 

Questo sito web utilizza i cookies
Utilizziamo i cookie per assicurarci di darti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare il sito, assumiamo che tu accetti di ricevere i cookie da questo sito web
home OK Multimedia
OK
Rorate coeli desuper - Canto Gregoriano
Un canto e la S. Messa "Rorate" : una tradizione del periodo di Avvento da recuperare  
 
OK

  • slide
  • slide
  • slide
Coro dell’Università Cattolica, voce Sergio Gonzalez (Registrazione live durante il concerto-meditazione in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale 1983, presso la Basilica di S. Ambrogio a Milano)  
 

Rorate coeli desuper

 
Il canto deriva dall'introito della Messa della IV Domenica d’Avvento che inizia, appunto, con le parole Rorate cœli desuper che riprendono il passo biblico di Isaia:  
«Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia».  
Isaia, 45,8  
 
Roráte caéli désuper,  
et núbes plúant jústum.
Stillate rugiada o cieli dall’alto  
e le nubi piovano il Giusto
Ne irascáris Dómine,  
ne ultra memíneris iniquitátis:  
ecce cívitas Sáncti fácta est desérta:  
Síon desérta fácta est:  
Jerúsalem desoláta est:  
dómus sanctificatiónis túæ et glóriæ túæ,  
ubi laudavérunt te pátres nóstri.
Non adirarti, Signore,  
non ricordare ancora il nostro peccato:  
ecco, la città santa è deserta;  
Sion è deserta, Gerusalemme,  
la casa della tua santificazione e della tua gloria,  
dove ti lodarono i nostri padri,  
è stata devastata.
Peccávimus, et fácti súmus tamquam immúndus nos,  
et cecídimus quasi fólium univérsi:  
et iniquitátes nóstræ quasi véntus abstulérunt nos:  
abscondísti faciem túam a nóbis,  
et allisísti nos in mánu iniquitátis nóstræ.
Abbiamo peccato, siamo stati resi come un nulla,  
e siamo caduti tutti, come una foglia;  
le nostre iniquità ci hanno trascinato via,  
come il vento fa con le foglie;  
ci hai nascosto il tuo volto  
e ci hai sbattuto in mano il nostro male.
Víde Dómine afflictiónem pópuli túi,  
et mítte quem missúrus es:  
emítte Agnum dominatórem térræ,  
de Pétra desérti ad móntem fíliæ Síon:  
ut áuferat ípse júgum captivitátis nóstræ.
Guarda, Signore, l’afflizione del tuo popolo,  
e mandaci colui che sta per venire;  
manda l’Agnello che dominerà la terra,  
da Petra nel deserto sino al monte Sion,  
affinché trascini via lui  
il giogo della nostra schiavitù.
"Consolámini, consolámini, pópule méus:  
cito véniet sálus túa:  
quare mæróre consúmeris,  
quia innovávit te dólor?  
Salvábo te, nóli timére,  
égo enim sum Dóminus Déus túus,  
Sánctus Israël, Redémptor túus".
"Consolati, consolati, popolo mio:  
la tua salvezza arriva presto!  
Perché ti consumi di tristezza,  
per il dolore che è tornato ad affliggerti?  
Non avere paura: ti salverò,  
io infatti solo il Signore Dio tuo,  
il Santo d’Israele, il tuo Redentore”.
 
OK

OK

La S. Messa "Rorate"

 
Il canto del Rorate ha dato il nome ad una celebrazione eucaristica molto suggestiva, che viene celebrata all'alba, in tempo di Avvento, come segno dell'attesa di Cristo, Luce del mondo.  
 
Per saperne di più, passo la parola a G. Aldrighetti:  
 
«Storicamente le Messe Rorate nascono nel XV secolo nelle regioni alpine di lingua tedesca. In poco tempo si diffusero ovunque, conoscendo grande partecipazione di fedeli. Il termine “Rorate” – con il quale si designa tale Liturgia Eucaristica, celebrata all’aurora, al sorgere del sole – proviene dalla salmodia responsoriale, un tempo usata per le Rogazioni, all’inizio della Messa, che recita:  
Roráte cœli désuper, et núbes plúant jústum.  
Stillate rugiada cieli dall’alto, e le nubi facciano piovere il Giusto".  
 
Il tempo di Avvento è tempo di attesa. La Messa “Rorate” è la Liturgia Eucaristica votiva della Beata Vergine Maria, che è l’aurora che precede il Sole, Gesù Cristo. Questa presenza di Maria nel tempo di Avvento ha un profondo senso escatologico.  
 
Maria è la Maestra nell’attesa, come figlia di Israele, come Madre del Signore Gesù, come Madre della Chiesa. Con Israele attendeva il Messia, e quando l’angelo Gabriele Le annunciò che avrebbe concepito e partorito il Figlio, l’Emmanuele, il Dio con noi, si rimise alla volontà dell’Altissimo, aspettando la Vita, che meravigliosa cresceva in Lei.  
 
Insieme con la Chiesa attende ora la gloriosa, seconda venuta del Signore Gesù. Si celebra una Messa prima dell’alba, illuminati solo dalla fioca luce delle candele. Mentre in chiesa si compie il sacrificio eucaristico, il sole fuori si leva ed al momento della benedizione sui fedeli ormai già la luce, simbolo di Cristo che a Natale viene sulla terra, riempie l’aria e le volte del tempio. La Stella mattutina è immagine di Maria, che nell’esistenza terrena precede Gesù Cristo proprio come l’aurora precede il sole.»  
 
2020-12-06
 
Immagini e Copyrights
 
Nota: Le immagini sono tagliate e ridimensionate solo se consentito dalle norme previste  
Copyright © 2018 Lampadaaimieipassi.it
mf4web_logow