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Possa il mio destino essere la ferma testimonianza di una fede che non ammette dubbi
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Possa il mio destino essere la ferma testimonianza di una fede che non ammette dubbi

 
Dal trattato «Sulla Trinità» di sant’Ilario, vescovo (Lib. 2, 1; Lib. 12, 57)  
 
La parola di Dio viene trasfusa nelle nostre orecchie con tutta la forza della sua verità quando il Signore, con la testimonianza dell'evangelista, ci dice:  
 
«Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28, 19-20).  
 
Questo passo non contiene forse tutto quanto riguarda il mistero della salvezza dell'uomo? Che cosa resta ancora da dire e che cosa risulta oscuro?  
 
Tutto è esatto come esige l'esattezza di Dio, tutto è perfetto come esige la perfezione di Dio.  
 
Infatti, il passo contiene le parole nel loro preciso significato, le cose nella loro realtà, i fatti nel loro ordine e la rivelazione della natura.  
 
Egli ha comandato di battezzare «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo», cioè con la confessione dell'Autore, dell'Unigenito e del Dono.  
 
Uno solo è l'Autore di tutte le cose. Uno solo è infatti Dio Padre, dal quale sono tutte le cose; uno solo è l'Unigenito Signore nostro, Gesù Cristo, per opera del quale tutte le cose sono state fatte; e uno è lo Spirito, il Dono che pervade tutte le cose.  
 
Tutto è ordinato in relazione agli attributi posseduti e ai benefici arrecati: una è la potenza da cui tutte le cose procedono, una è la Progenie per opera della quale tutte le cose sono state fatte, uno è il Dono che ci elargisce la perfetta speranza.  
 
Né si troverà che manchi cosa alcuna a una tale pienezza che mostra, nei nomi del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, l'immensità nell'Eterno, la manifestazione nell'Immagine, il godimento nel Dono.  
 
Possa il mio destino essere la ferma testimonianza di una fede che non ammette dubbi.  
 
Serba incontaminata, ti prego, Padre, la santità di questa mia fede e, fino alla dipartita della mia anima, concedimi di udire questa voce della mia coscienza.  
 
Fa' che io mi mantenga sempre fedele alla verità che ho professato nel Simbolo della mia rigenerazione, quando sono stato battezzato nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo.  
 
Fa' che io adori te, nostro Padre, e insieme con te il Figlio tuo; che io meriti il tuo Spirito Santo, il quale procede da te mediante il tuo Unigenito.  
 
Infatti io ho un valido testimone alla mia fede: egli dice: «Padre, tutte le cose mie sono tue e le tue mie» (Gv 17,10).  
 
Questo testimone è il mio Signore Gesù Cristo, che abita in te, procede da te e con te è Dio eternamente: egli è benedetto nei secoli dei secoli. Amen.  
 
 
2025-01-11
Autore : sant’Ilario di Poitiers
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