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Le apparizioni della Vergine di Guadalupe
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Le apparizioni della Vergine di Guadalupe

 
Le apparizioni della Vergine avvenute in Messico nel 1531 costituiscono un evento di capitale importanza per lo sviluppo della fede cristiana nel continente americano e, considerando il numero dei pellegrini mossi ogni anno (si calcola siano circa 20 milioni), ancora oggi mantiene inalterato il suo rilievo.  
 
Tutto nacque il 9 dicembre 1531, quando la Madonna apparve per la prima volta ad un contadino indio di nome Juan Diego Cuauhtlatoatzin (1474-1548), mentre questi si trovava sulla collina di Tepeyac vicino a Città del Messico.  
 
Dopo averlo chiamato affettuosamente "Juanito", queste furono le sue parole:
«Sappi, mio povero figlio amatissimo, che io sono la perfetta sempre Vergine santa Maria, la Madre del verissimo e unico Dio, di Colui che è l’autore della vita, del creatore degli uomini, di colui nel quale tutte le cose sussistono, del Signore del Cielo, del padrone della terra»  
 
«Desidero ardentemente che in questo luogo venga costruita la mia piccola casa sacra, mi venga eretto un tempio, in cui io voglio rendere manifesto il mio amore, la mia compassione, il mio aiuto, la mia protezione, perché in verità io sono la vostra Madre misericordiosa: tua, di tutti coloro che abitano questa terra e di tutti quegli uomini che mi amano, mi invocano, mi cercano e ripongono in me tutta la loro fiducia… Recati al palazzo del Vescovo della Città di Messico e digli che io ti mando per rivelargli quanto desidero, e cioè che mi provveda qui una casa, erigendomi un tempio ai piedi di questo colle»
 
 
Il veggente corse a riferire questa richiesta al vescovo Juan de Zumàrraga, che non gli credette.  
 
La sera di quello stesso giorno, mentre Juan Diego tornava verso casa, la Vergine gli apparve nuovamente sulla collina e gli chiese di tornare dal vescovo il giorno dopo.  
 
Stupenda l'umiltà con cui il veggente si rivolse alla Vergine per scongiurarla di scegliere un altro "messaggero":  
«Ti supplico, mia amabilissima Signora e Regina, di affidare l’incarico a qualche persona importante, che sia stimata, conosciuta, rispettata e onorata, affinché le diano credito. Io in verità sono un uomo dei campi».  
 
Ma la Madonna non cambiò idea:
«Mio povero figlio amatissimo, è molto necessario che vada proprio tu e nessun altro e che attraverso la tua mediazione si realizzi il mio desiderio e si porti a compimento il mio volere».  
 
Dunque Juan Diego, riluttante, il giorno dopo tornò ancora dal vescovo, il quale lo ascoltò con attenzione, ma chiese un segno che provasse la veridicità dei fatti raccontati.  
 
La Madonna apparve dunque una terza volta all'indio, deluso per non aver suscitato nel vescovo la fiducia sulla sua "missione":  
«Bene, figlio mio, torna qui domattina e porterai al vescovo il segno che ti ha chiesto. In tal modo ti crederà! Non dubiterà più né sospetterà ancora di te!»  
 
Il giorno dopo Juan Diego non potè recarsi subito al luogo delle apparizioni in quanto occupato a cercare un confessore per il suo zio, che abitava con lui, e che era moribondo. Dunque la Vergine gli apparve per strada dicendogli:  
«Ascolta, figlio mio, non temere e non affliggerti. Non si turbi il tuo cuore e non preoccuparti né di questa né di qualsiasi altra infermità. Non sto forse qui io, che sono tua Madre? Non stai forse sotto la mia protezione? Non sono forse io la fonte della tua gioia? Non sei forse nel cavo del mio manto, nella croce delle mie braccia? Cosa vuoi di più? Niente deve affliggerti e turbarti. Non angustiarti per l’infermità di tuo zio perché per ora non morirà. Sappi anzi con certezza che è già perfettamente guarito».  
 
Quindi la Vergine chiese a Juanito di raccogliere fiori da portare al vescovo. Sulla collina, fuori stagione (a dicembre!), Juan Diego trovò e raccolse, avvolgendoli nel suo mantello, dei fiori bellissimi. Quindi si recò dal vescovo per offrirglieli, come richiesto da Maria.  
 
Giunto presso il vescovo, Juan Diego aprì il mantello per consegnare i fiori ed ecco avvenne un prodigio: sul mantello si era impressa l'immagine della Vergine Maria.  
 
A tale vista il vescovo e i presenti caddero in ginocchio. Il vescovo, con le lacrime agli occhi, chiedendo perdono alla Madonna per non aver subito creduto alle sue parole, prese in consegna il mantello miracoloso che fu presto esposto alla devozione dei fedeli.  
 
Questo mantello, chiamato "tilmàtli" o tilma in lingua azteca, ha dimensioni di 170 x 104 cm ed è costituito da due teli di fibra di agave cuciti insieme. Ordinariamente questi teli, in fibra vegetale, si decompongono in poche decine di anni, mentre questo mantello miracoloso è intatto dopo quasi 500 anni.  
 
La figura impressa sul mantello è composta di pigmenti di natura sconosciuta, secondo quanto attestato da esami scientifici1.  
 
Vi si vede una giovane di carnagione scura, meticcia, con un nastro viola sul ventre a indicare, secondo la tradizione azteca, lo stato di gravidanza.  
 
I piedi della Vergine, secondo uno schema ricorrente, poggiano su una mezza luna. E' presente anche la figura di un angelo con ali che riproducono i colori della bandiera messicana.  
 
La Madonna risulta "vestita di sole", come recita il passo Apocalisse, 12  
 
Il veggente Juan Diego morì 17 anni dopo i fatti narrati e fu canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 31 luglio 2002. La sua memoria liturgica cade il 9 dicembre, data della prima apparizione.  
 
La festa di Nostra Signora di Guadalupe, "la Virgen morenita", si celebra in tutto il mondo il 12 dicembre.  
 
Il nome "Guadalupe" si ritiene che derivi da un termine azteco che significa "colei che schiaccia il serpente". Non c'è appellativo più adatto per la nostra Madre celeste nei tempi che stiamo vivendo.  
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Il mantello della Vergine di Guadalupe

 
di p. Enzo Scaduti, 5 luglio 2015  
 
E’ veramente incredibile quello che la scienza ha scoperto su questa tilma, che avrebbe dovuto distruggersi dopo 20/30 anni!  
 
Studi oftalmologici realizzati sugli occhi di Maria hanno scoperto che, avvicinando loro la luce, la retina si contrae e, ritirando la luce, torna a dilatarsi, esattamente come accade a un occhio vivo.  
 
La temperatura della fibra di maguey (ricavata da una pianta) con cui è costruito il mantello mantiene una temperatura costante di 36.6 gradi, la stessa di una persona viva.  
 
Uno dei medici, che analizzò il manto, collocò il suo stetoscopio sotto il nastro con fiocchi che Maria ha intorno alla vita (segnale che è incinta) e ascoltò battiti che si ripetevano ritmicamente, contò 115 pulsazioni al minuto, come per un bebè nel ventre materno.  
 
Non si è scoperto nessun tratto di pittura sulla tela. In realtà, a una distanza di 10 centimetri dall’immagine, si vede solo la tela cruda: i colori scompaiono. Studi scientifici non riescono a scoprire l’origine della colorazione che forma l’immagine, né la forma in cui la stessa è stata dipinta. Non si riscontrano tracce di pennellate né di altra tecnica conosciuta. Gli scienziati della NASA affermarono che il materiale che origina i colori non è nessuno degli elementi conosciuti sulla Terra.  
 
Si è fatto passare un raggio laser lateralmente sopra la tela, e si è evidenziato che la colorazione non è né al dritto né al rovescio, ma che i colori fluttuano a una distanza di tre decimi di millimetro sopra il tessuto, senza toccarlo. I colori fluttuano nell’aria sopra la superficie del Mantello.  
 
Ti sembra sorprendente? Sorprenditi ancor più con queste altre scoperte: La fibra di maguey che costituisce la tela dell’immagine, non può durare più di 20 o 30 anni. Vari secoli fa si dipinse una replica dell’immagine su una tela di fibra di maguey simile e la stessa si disintegrò dopo alcuni decenni. Mentre, a quasi 500 anni dal miracolo, l’immagine di Maria continua a essere perfetta come il primo giorno.  
 
La scienza non si spiega l’origine dell’incorruttibilità della tela. Nell’anno 1791 si rovescia accidentalmente acido muriatico sul lato superiore destro della tela. In un lasso di 30 giorni, senza nessun trattamento, si ricostituì miracolosamente il tessuto danneggiato.  
 
Le stelle visibili nel Manto di Maria riflettono l’esatta configurazione e posizione del cielo che il Messico presentava nel giorno in cui avvenne il miracolo.  
 
All’inizio del secolo XX, un uomo nascose una bomba ad alto potenziale in un arredo floreale, che collocò ai piedi della Tela. L’esplosione distrusse tutto ciò che era intorno, meno la Tela, che rimase in perfetto stato di conservazione.2  
 
La scienza scoprì che gli occhi di Maria possiedono i tre effetti di rifrazione dell’immagine di un occhio umano.  
 
Nelle pupille di Maria (di soli 7,8 mm) si sono scoperte minute immagini umane, che nessun artista avrebbe mai potuto dipingere. Sono due scene e si ripetono in tutte e due gli occhi. L’immagine del vescovo Zumárraga negli occhi di Maria fu ingrandita mediante tecnologia digitale, e ha rivelato che nei suoi occhi è ritratta l’immagine dell’indio Juan Diego, che apre la sua Tilma davanti al vescovo.  
 
La misura di questa immagine? – la quarta parte di un milionesimo di millimetro.  
 
È evidente che tutti questi fatti inspiegabili ci siano stati dati per una ragione: volevano catturare la nostra attenzione.  
Per finire considera tre fatti in più:  
  • “Guadalupe” significa nell’idioma indigeno: “schiaccia la testa al serpente”. È appunto il vangelo nella Genesi 3,15: Maria, vincitrice del maligno.
  • L’immagine è una pittura identica al dettaglio dell’Apocalisse 12: “apparve nel cielo un grande segno, una donna avvolta nel sole, con la luna sotto i suoi piedi.”
  • La Vergine ha un nastro con dei fiocchi sul ventre, è “incinta“ per indicare che Dio vuole che Gesù nasca in America, nel cuore di ogni Americano.
 
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Note

 
1 Esami svolti nel 1936 da Richard Kuhn, che ricevette il premio Nobel per la chimica due anni dopo  
2 L'attentato, nel 1921, fu opera di Luciano Pèrez, inviato dal governo massonico del tempo.  
 
Per approfondire consiglio il bellissimo articolo di Diego Manetti, frutto delle conversazioni tenute su Radio Maria e riportate da La Nuova Bussola Quotidiana.  
 
 
 
2020-12-12
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