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Riflessioni sui dolori della Madre Santissima
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Madonna Addolorata, particolare della pala d'altare di Stauffenberg

 

Riflessioni sui dolori della Madre Santissima

 
Potremmo dire che la sofferenza appartiene a Maria non in forma episodica, ma in forma costitutiva. Gesù è chiamato Vir dolorum, secondo le parole del profeta Isaia (53,3); quindi la Madonna può essere definita Mulier dolorum, Madonna Addolorata, Mater dolorosa.  
 
Gesù Cristo, il Dio-uomo, è chiamato il Re dei dolori e dei martiri perché ha sofferto nella sua vita più di tutti gli altri martiri messi insieme: il suo dolore è stato più grande non solo del dolore di ogni singolo martire, ma del dolore di tutti i martiri della storia.  
 
Maria, essendo solo una creatura, ha sofferto più di ogni altra creatura. L'immenso dolore le fu predetto da Simeone, che disse alla Madre di Dio: «E a te una spada trafiggerà l'anima» (Lc 2,35).  
 
La spada del dolore trafisse Maria per tutta la sua vita, ma raggiunse il culmine sul Calvario. Secondo San Tommaso, la permanenza di Maria nell'ora della Passione fu «il più grande di tutti i dolori» (Summa Theologica, III, q. 46, a. 6).  
 
Il dolore di Gesù era fisico e morale. Il dolore di Maria non era fisico, ma morale; non si limitò al tempo della Passione. Quando l'Arcangelo Gabriele annunciò a Maria che avrebbe concepito il Salvatore, le permise di comprendere quali e quante sofferenze avrebbe dovuto affrontare il suo divin Figlio. Questa era la causa più profonda del suo dolore. Se è vero che i genitori sentono più il dolore dei figli che il proprio, ciò vale innanzitutto per Maria, perché è certo che Ella ha amato smisuratamente suo Figlio, più di se stessa.  
 
Il suo martirio morale durò così per tutta la sua vita, da Nazareth al Golgota. Sant'Alfonso dice che Maria trascorse tutta la sua vita in costante pena (dolore), portando sempre tristezza e sofferenza nel suo cuore. Il brano delle Lamentazioni di Geremia si riferisce alla Madre di Dio: «La tua rovina [sofferenza] è grande come il mare» (Lam 2,13).  
 
Gesù ha sofferto nell'anima e nel corpo, Maria solo nell'anima. Tuttavia l'anima è più nobile del corpo a cui dà la vita. Non c’è paragone tra il dolore dell’anima e il dolore del corpo.  
 
I devoti cattolici meditano sulla Passione del Signore, immaginando la sofferenza di Gesù sul Calvario. Solo in pochi meditano sui dolori di Maria, che secondo la tradizione furono sette: la profezia di Simeone; la fuga in Egitto; lo smarrimento di Gesù nel tempio; l'incontro di Maria con Gesù che va alla morte; la morte di Gesù; Gesù trafitto con la lancia e deposto dalla croce; reposizione di Gesù nella tomba.  
 
A questo potremmo aggiungere il dolore del Sabato Santo, il giorno della più grande sofferenza e della più grande speranza.  
 
Uno dei motivi per cui si pensa poco alle sofferenze della Madonna è il fatto che siamo molto sensibili alle sofferenze del corpo, ma ci è difficile comprendere quanto grande possa essere il dolore dell'anima.  
 
L'insensibilità alla sofferenza morale è legata alla diminuita capacità di amare che caratterizza l'uomo moderno. La misura della sofferenza è l'amore. Il motivo è chiaro: Sant'Alfonso dice, citando San Bernardo: "L'anima è più grande dove ama che dove vive." Potremmo dire che chi non soffre non ama.  
 
Il dolore incommensurabile che la Madonna sofferse nella sua anima nasceva dal suo amore infinito per il Figlio di Dio, come anche dal suo amore incommensurabile per la Chiesa e per ciascuno di noi.  
 
Maria ha sofferto perché ci amava. Per questo, in un momento in cui la Chiesa è in un processo di clamorosa autodistruzione, dobbiamo chiedere la grazia di amare la Chiesa e di soffrire con la Chiesa. Chi ama la Chiesa soffre con lei. Chi non soffre con lei dimostra di non amarla.  
 
Soffrire con Maria per la Chiesa significa anche lottare per difendere il nome di Maria e della Chiesa nell'ora dell'umiliazione e del tradimento. La devozione alla Beata Vergine Maria Addolorata ci prepara a ricevere questa grazia1.  
 
Roberto de Mattei  
da voiceofthefamily.com  
 

Note

 
1 Il 15 settembre la Chiesa celebra la festa della Beata Vergine Maria Addolorata.  
 
 
 
2023-09-15
Autore : Roberto de Mattei Fonte : Polonia Christiana - pch24.pl
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