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Liturgia tradizionale del tempo di Carnevale
Che cosa ci siamo persi con la riforma liturgica  
 
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Cristo Pantocratore - Museo Kariye (ex Chiesa del Santissimo Salvatore a Chora), Istanbul, Turchia ©1

Liturgia tradizionale del tempo di Carnevale

 
Nella Chiesa cattolica il Tempo di settuagesima (così è chiamato nel Messale di Giovanni XXIII), detto informalmente Tempo di carnevale, è un tempo liturgico a carattere penitenziale presente nel rito romano fino alla riforma liturgica di Paolo VI.  
 
Costituisce una preparazione alla Quaresima; in questo tempo, si iniziava l'astinenza dalle carni nei giorni feriali (di qui il nome "carnevale" da "carnem levare", togliere la carne).  
 
Ha una durata di due settimane e mezzo e termina con il martedì grasso, cioè il giorno prima del Mercoledì delle ceneri.  
 
Le domeniche di questo tempo sono anche note con la prima parola dell'introito:  
  • Domenica di settuagesima "Circumdederunt" (Circumdederunt me gemitus mortis);
 
  • Domenica di sessagesima "Exsurge" (Exsurge, quare obdormis, Domine);
 
  • Domenica di quinquagesima "Estomihi" (Esto mihi in Deum protectorem, et in locum refugii, ut salvum me facias).
 
 
Il colore liturgico di questo tempo liturgico è il violaceo. L'altare è spogliato dai fiori e non si canta la dossologia maggiore domenicale (Gloria), né l'Alleluia come acclamazione al Vangelo, che è sostituito dal tratto, tipico dei tempi penitenziali.  
 
Con la riforma liturgica di Paolo VI, il tempo di settuagesima ha lasciato il posto al tempo ordinario.  
 
Origini della Quinquagesima  
 
I tentativi di prolungare la quaresima, che in origine durava sei settimane per portare i giorni di digiuno effettivo a quaranta, ebbero inizio nella seconda metà del V secolo. In due distinti sermoni di san Massimo di Torino troviamo prima rigettata (451) e poi approvata (465) l'usanza di anticipare la quaresima di una settimana, che in quell'epoca si stava diffondendo.  
 
Questo perché l'uso orientale considerava festivi ed esenti dal digiuno quaresimale il sabato e la domenica, quindi per compiere la sacra quarantena digiunale nella settimana di settuagesima si eliminava l'uso di carne e in quella di sessagesima l'uso di latticini; nel lunedì di quinquagesima iniziava il digiuno quaresimale vero e proprio.  
 
Nel VI secolo san Cesario di Arles prescrive alle vergini di iniziare il digiuno una settimana prima dell'inizio della quaresima, segnando l'inizio della quinquagesima. Tuttavia alcuni concili francesi dell'inizio del VI secolo, e precisamente i due concili di Orléans (rispettivamente il I del 511 e il IV del 541), condannarono la pratica della quinquagesima, per salvaguardare l'unità dei costumi.  
 
Un'ulteriore menzione, datata intorno al 520, della domenica di Quinquagesima la si ha nel Liber pontificalis. L'autore infatti segnala l'usanza, definita comunque poco in uso, di anticipare la quaresima di una settimana.  
 
Origini della Sessagesima  
 
Nel 542 san Cesario nella sua regola per i monaci prescrisse loro l'anticipo del digiuno a partire da due domeniche prima dell'inizio della Quaresima.  
 
Sempre nel già citato concilio d'Orléans del 541, si vietò l'uso di anticipare di due domeniche la quaresima e il digiuno, confermando comunque che una simile pratica era in uso in certe comunità.  
 
Origini della Settuagesima  
 
Solo verso la fine del VI secolo o l'inizio del VII si parla a Roma di Sessagesima e Settuagesima, citata questa per la prima volta nelle omelie di san Gregorio Magno.  
 
Queste usanze da Roma si diffusero dapprima nell'Italia settentrionale e poi in tutta Europa, grazie soprattutto alla dinastia carolingia.  
 
In Inghilterra giunsero alla fine del VII secolo, in Irlanda dopo il IX secolo. Pare che inizialmente la prima settimana di Settuagesima non fosse un periodo di digiuno, che era limitato alle altre due settimane e si estese alla prima solo nel IX secolo.  
 
Sempre all'inizio del IX secolo è attestata la prima differenziazione liturgica, con la sospensione del Gloria e dell'Alleluia. Secondo alcuni fu papa Gregorio VII nella prima metà dell'XI secolo a sancire universalmente quest'uso liturgico.  
 
Analogia con il rito bizantino  
 
Nel rito bizantino la quaresima è preceduta da tre domeniche di preparazione, in cui viene proposto il tema penitenziale. Nel dettaglio si tratta della domenica del pubblicano e del fariseo (Luca 18,10-14), della domenica del figliol prodigo (Luca 15,11-32) e della domenica del giudizio universale (Matteo 25,31-46).  
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Dominica in Quinquagesima (Domenica di Quinquagesima)

Introitus (Esto mihi in Deum protectórem)  
 
Esto mihi in Deum protectórem,  
et in locum refúgii,  
ut salvum me fácias:  
quóniam firmaméntum meum,  
et refúgium meum es tu:  
et propter nomen tuum dux mihi eris,  
et enútries me.
Dio, sii per me protettore,  
e luogo di rifugio,  
per salvarmi:  
perché tu sei il mio firmamento  
e il mio rifugio:  
e per il tuo nome sarai la mia guida,  
e mi nutrirai.
In te, Domine, speravi:  
non confundar in aeternum,  
in justitia tua libera me
In Te, Signore, ho sperato:  
non sarò confuso in eterno,  
per la tua giustizia liberami
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto  
Sicut erat in principio et nunc et semper  
et in saecula saeculorum. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo  
Come era nel principio, e ora e per sempre  
e nei secoli dei secoli. Amen.
Esto mihi in Deum protectórem… Dio, sii per me protettore…
 
 
Psalm 30,3-4  
 
 
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Dominica in Sexagesima (Domenica di Sessagesima)

Introitus (Exsurge quare obdormis)  
 
Exsúrge, quare obdórmis, Dómine?  
Exsúrge, et ne repéllas in finem.  
Quare fáciem tuam avértis,  
oblivísceris tribulatiónem nostram?  
Adhæsit in terra venter noster:  
exsúrge, Dómine, ádiuva nos,  
et líbera nos.
Risvégliati, perché dormi, o Signore?  
Déstati, e non rigettarci per sempre.  
Perché nascondi il tuo volto,  
diméntico della nostra tribolazione?  
Giace a terra il nostro corpo:  
sorgi in nostro aiuto, o Signore,  
e líberaci.
Deus, áuribus nostris audívimus:  
patres nostri annuntiavérunt nobis.
O Dio, lo udimmo coi nostri orecchi:  
ce lo hanno raccontato i nostri padri.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto  
Sicut erat in principio et nunc et semper  
et in saecula saeculorum. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo  
Come era nel principio, e ora e per sempre  
e nei secoli dei secoli. Amen.
Exsúrge, quare obdórmis… Risvégliati, perché dormi…
 
 
Psalm 43, 23-26  
Psalm 43, 2  
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Dominica in Septuagesima (Domenica di Settuagesima)

Introitus (Circumdederunt me gemitus mortis)  
 
Circumdederunt me gemitus mortis,  
dolores inferni circumdederunt me  
et in tribulatione mea invocavi Dominum  
et exaudivit de templo sancto suo vocem meam
Gemiti di morte mi circondavano  
mi circondavano le pene dell'inferno  
e nella mia angoscia ho invocato il Signore  
e ha ascoltato la mia voce dal suo santo tempio
Diligam te Domine, fortitudo mea,  
Dominus firmamentum meum,  
et refugium meum, et liberator meus.
Ti amo Signore, mia forza  
Il Signore è il mio sostegno  
e il mio rifugio e il mio liberatore.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto  
Sicut erat in principio et nunc et semper  
et in saecula saeculorum. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo  
Come era nel principio, e ora e per sempre  
e nei secoli dei secoli. Amen.
Circumdederunt me gemitus mortis… Gemiti di morte mi circondavano…
 
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2024-02-10
 
Immagini e Copyrights
1 Cristo Pantocratore - Museo Kariye (ex Chiesa del Santissimo Salvatore a Chora), Istanbul, Turchia ( © ésonarthex-Eusebius - Licenza CC-BY 2.0)  
 
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