Summæ Sedis Apostolicæ Johannes, qui modo Romanam gubernat Ecclesiam, audiens famam nostræ scholæ, et quomodo per nostra Antiphonaria inauditos pueri cognoscerunt cantus, valde miratus, tribus nuntiis me ad se invitavit. | Giovanni, Sommo Pontefice della Santa Sede Apostolica, il quale ora governa la Chiesa Romana, udendo la fama della nostra scuola e come i ragazzi, attraverso i nostri Antifonari, conoscevano canti mai ascoltati, molto meravigliato, mi ha invitato da lui tramite tre inviati. |
Adii igitur Romam cum domno Grunvaldo reverentissimo Abbate, et domno Petro Aretinæ ecclesiæ Canonicorum præposito, viro pro nostris temporis qualitate sanctissimo. | Quindi sono andato a Roma con il reverendissimo Abate Grunvaldo e con Pietro, preposito dei Canonici della Chiesa di Arezzo, un uomo santissimo per i nostri tempi. |
Multum itaque Pontifex meo gratulatus est adventu, multa colloquens et diversa perquirens: nostrumque velut quoddam prodigium sæpe revolvers Antiphonarium, præfixasque ruminans regulas, non prius destitit, aut de loco in quo sedebat, abscessit, donec unum versiculum inauditum sui voti compos edisceret, ut quod vix credebat in aliis, tam subito in se recognosceret. | Il Pontefice si è congratulato molto per il mio arrivo, discorrendo di molte cose e ponendo diverse domande: scorrendo il nostro Antifonario come un qualcosa di portentoso, meditando sulle regole prefissate, non si è mosso dal suo posto finché non avesse imparato, come desiderava, un versetto che non aveva mai sentito, così da riconoscere in sé stesso ciò che a malapena credeva possibile negli altri. |
Guido d'Arezzo