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La fede dei nostri fratelli armeni
testimonianza di un popolo in guerra  
 
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Soldati armeni con le croci dipinte

L'aggressione al popolo armeno

 
 
Abbiamo già parlato del popolo armeno, del loro giusto vanto per aver costituito il primo regno cristiano della storia, e del terribile sterminio subito nel XIX secolo ad opera dei turchi ("Il genocidio del popolo armeno (1915-1916)").  
 
Dal 27 settembre 2020 è iniziata una nuova guerra, promossa dall'Azerbaijan e dalla Turchia, abitati da popolazioni turcomanne e musulmane, ai danni dell'Armenia. Il motivo del contendere, ancora una volta, come durante il conflitto degli anni 1992-1994, è la regione che gli azeri chiamano Nagorno Karabakh e gli armeni Artsakh.  
 
Gli atti violenti degli azeri nei confronti degli armeni non sono episodici, ma durano dal 1921 quando è stato costituito lo stato dell’Azerbaijan, e da quando Stalin ha concesso ad esso il potere sulla regione armena dell'Artsakh. E' indicativo che anche al di fuori dei periodi di guerra aperta si verifichino casi come la distruzione sistematica delle croci armene (chiamate "khatchkar" e disseminate presso cimiteri, chiese e monasteri); solo nel dicembre del 2005 a Giulfa, antica città armena oggi nell’Azerbaijan, ne sono state distrutte circa dodicimila (vedi qui). Ricordiamo anche la cosiddetta "guerra dei quattro giorni" accesasi tra il 2 e il 5 aprile 2016 e interrottasi grazie alla mediazione internazionale e in particolare della Russia.  
 
Nella Repubblica Autonoma di Naxçıvan (Nakhichevan), un'exclave dell'Azerbaijan, è stata condotta una distruzione sistematica di ogni segno della civiltà armena: di 89 chiese, 5840 croci e 22000 tombe armene (si veda qui) oggi non rimane più nulla.  
 
Oggi l'attacco arriva principalmente dalle artiglierie e dai missili lanciati dai droni turchi. Le forze in campo sono numericamente a favore degli aggressori, dotati anche di armi tecnologicamente più avanzate. La città principale della regione contesa, Stepanakart, è sotto assedio e molto territorio è stato conquistato dalle truppe di Baku.  
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Monastero di Tatev in Armenia

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Khechkar scavati nella roccia - Monastero di Ghegard in Armenia

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khatchkar armena

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Propongo la visione di questo filmato che illustra lo spirito con cui i soldati armeni si preparano alla guerra. Dopo aver benedetto l'acqua, un sacerdote battezza alcuni soldati; altri ricevono il sacramento della cresima mediante l'unzione con l'olio. Infine i giovani soldati ricevono l'eucaristia e un crocifisso al collo.  
 
La difesa della propria terra è inscindibile dalla difesa della loro fede cristiana, che fa loro affrontare con serenità anche il pericolo della morte.  
 
2020-11-07
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